Procuratore della Repubblica

Il procuratore della Repubblica è il Capo dell’Ufficio del Pubblico Ministero.

In tale veste è titolare dell'azione penale e la esercita sotto la propria responsabilità nei modi e nei termini fissati dalla legge, assicurando il corretto, puntuale ed uniforme esercizio dell'azione penale ed il rispetto delle norme sul giusto processo da parte del suo ufficio.

Il procuratore tratta personalmente i procedimenti o li assegna ad altro magistrato dell’ufficio. In tal caso può stabilire, in via generale o con singoli atti, i criteri ai quali il magistrato designato deve attenersi nella trattazione del procedimento. Il procedimento può anche essere assegnato congiuntamente a più magistrati (in genere ciò avviene ove ricorrano motivi particolari di complessità).

Il procuratore della Repubblica può delegare ai sostituti procuratori addetti all'ufficio la cura di specifici settori dell’Ufficio.
Il procuratore della Repubblica, oltre a trattare personalmente parte dei procedimenti, determina:

  1. i criteri di organizzazione dell'ufficio;
  2. i criteri di assegnazione dei procedimenti ai magistrati del suo ufficio, individuando eventualmente settori di affari da assegnare ad un gruppo di magistrati (gruppi specializzati) al cui coordinamento provvederà egli stesso o designerà un sostituto;
  3. le tipologie di reati per i quali i meccanismi di assegnazione del procedimento siano di natura automatica.

Nella procura di Pisa è attualmente operativo il sistema di assegnazione sia automatica dei procedimenti sulla base di gruppi di materie individuati nel piano organizzativo sia un sistema di assegnazione giornaliera effettuata dal Procuratore della Repubblica.

In caso di assenza o impedimento o in caso di vacanza del posto le funzioni del procuratore vengono esercitate dal Sostituto Procuratore Anziano presente in ufficio.